giovedì 27 settembre 2018
Chiediamolo agli Scrittori: Roberta Failla, autrice del romanzo "Amare"
Eccoci qui con Roberta Failla, scrittrice del romanzo Amare (cliccate sulla parola per accedere alla storia). Innanzitutto ti ringrazio per aver accettato il mio invito per l'intervista!
Nel romanzo ci mostri quanto la parola amare sia diversa per ognuno di noi. Com'è stato entrare nella mente di così tanti personaggi diversi l'un l'altro?
Non è semplice. Mi sono ritrovata tantissime volte bloccata a pensare a cosa potrebbe dire o fare quel determinato personaggio in una determinata situazione. Vestire i panni di una prostituta, di un padre solo e di due adolescenti che dimostrano parecchia maturità è stato a tratti pesante. Ho pensato alle mie esperienze e ho cercato di tirarne fuori tutto il necessario per plasmarle addosso a ogni personaggio mantenendo sempre vivo il loro personale temperamento.
Ci credo che non sia stato affatto facile scrivere di così tante personalità, ma ogni scrittore ha la sua musa ispiratrice. Qual è stata la tua? Cosa ti ha fatto ritrovare l'ispirazione dopo un blocco?
Trovo ispirazione in tutto e niente. Non c'è una persona o una cosa in particolare. Mi piace osservare le vite degli altri, immagino le risposte che darei io se fossi al loro posto, immagino le loro vite, le loro case, i loro affetti e sulla base di questo ci costruisco sopra un sacco di cose. Osservo tutto, anche cose che non significano niente. Per ritrovare l'ispirazione a volte basta una sola parola messa al posto giusto in una frase e scrivere ritorna ad essere la cosa più semplice del mondo. Altre volte basta solo prendere la penna in mano e il polso va da solo. Altre volte non basta proprio niente e quelli sono, indubbiamente, i periodi più vuoti.
Uno dei miglior metodi per superare il blocco, a mio parere: osservare e attendere che i personaggi abbiano qualcosa da dire. Non mi sorprende affatto che dalla tua mente sia uscito questo romanzo! Presumo anche che tu abbia tratto ispirazione dagli altri per descrivere alcune delle tante sfaccettature dell'amore. Ma dimmi, c'è un personaggio in particolare dove l'ispirazione sei stata proprio tu? In chi hai messo un po' di te e un po' della tua concezione della parola "amare"?
Probabilmente sono un po' in tutti i personaggi, tante volte rivedo la me di adesso in Lara mentre in Toni ci sono alcune cose che mi ricordano il mio passato. Toni, comunque, è il personaggio più simile a me, nonostante sia maschio. A prescindere da ogni cosa l'amore per me è coraggio, e il coraggio è disseminato in ognuno dei personaggi in modi e proporzioni diverse.
E questo si è notato, eccome se si è notato, mia cara Roberta! Tutti i personaggi sono coraggiosi, ma hanno anche paura. Il contrasto tra le due emozioni si nota alla perfezione, ed è proprio ciò che li rende vivi! Ad ogni modo, posso presumere che il romanzo sia agli sgoccioli.
Sì, manca pochissimo!
E allora perché non chiederti qualche anticipazione! Hai in mente di concludere qui la storia di Toni e Nina, oppure hanno ancora qualcosa da dirci in un ipotetico sequel? Magari qualche notizia in più sul loro passato.
No, non penso ci sarà un sequel, mi piace iniziare e finire le cose e credo fermante che le cose portate alla lunga alla fine si rovinano da sole. "Amare" avrà una fine. Probabilmente una fine con qualche punto interrogativo importante ma avrà una fine.
Allora non possiamo che attendere con ansia l'epilogo di questo magnifico romanzo! Mi rimane solo una domanda da porti, e forse è anche quella più importante: ogni scrittore scrive per un motivo, per dare un messaggio al suo pubblico. Tralasciando il fatto che ogni lettore interpreta un romanzo a modo suo, quando hai iniziato la stesura del primo capitolo, qual era il messaggio che volevi lanciare ai lettori? Cosa volevi che gli rimanesse impresso?
Indubbiamente che l'amore non è fatto solo di cose belle, anzi! Molte volte l'amore è la cosa più dolorosa che un essere umano possa provare, è amaro, appunto. Tante volte l'amore più vero è anche quello più impossibile, per cui si è costretti a rinunciare. Più che rose e fiori credo che l'amore vero sia una giungla. Con "Amare" voglio far vedere agli altri il lato dell'amore che vediamo troppo poco fatto di difficoltà, di rinunce, di sacrifici e di bocconi amari che la vita ci mette continuamente davanti.
Questo non fa altro che farmi apprezzare il tuo testo. E' un bellissimo messaggio, amaro, sì, ma bellissimo! Ancora complimenti e grazie per aver accettato di prendere parte a questa intervista.
A presto!
Grazie a te. E' stato veramente un piacere.
A presto.
mercoledì 26 settembre 2018
Amare di @Roberta_Failla
«Toni...»
Silenzio.
«Incontriamoci per sbaglio, però, come oggi.»
Silenzio.
Tratto dal 14° capitolo di Amare di Roberta Failla
Amare. Cosa vuol dire in realtà questa parola, questo verbo? Come cambia da persona a persona? Roberta Failla, con il suo romanzo Amare, prova a spiegarcelo nella maniera più semplice e complicata possibile.
Come può un qualcosa essere semplice e al contempo complicato?
In questo romanzo percepiamo le tante sfaccettature di questa parola; vediamo cosa può significare la parola amare per un diciassettenne, per una ragazza innamorata, per una prostituta, per una madre che non ha potuto veder nascere il proprio figlio, per una madre che ha deciso di gettare nuovi semi altrove, abbandonando le piantine che aveva già coltivato; per un padre che ha dovuto andare avanti, nonostante il mondo gli sia crollato addosso.
Amare.
Una semplicissima parola composta da tre sole sillabe, innocua e apparentemente scontata per molti di noi. Con uno stile fluido e poetico, Roberta è riuscita a farci intravedere il significato di questa parola, come si comporta in ognuno di noi, in che forma ci si può presentare davanti. Ci ha catapultati nella mente dei personaggi, facendoci capire un concetto in particolare: l'amore non si può spiegare. E' complicato. Non puoi rispondere alla domanda "Cos'è l'amore?", neppure se lo hai leggermente assaporato. E' astratto, ma non c'è nulla di più concreto, se è puro e giusto.
Vediamo anche un altro tipo di amore: quello malato, quello oscuro. Quello che ti vuole prigioniera, quello che ti vuole soltanto per sé, quello egoista e marcio. Cos'ha questo amore che non va? Possiamo definirlo veramente amore? Roberta ce lo fa capire in modo esplicito in un capitolo in particolare, in una notte diversa da tutte le altre. In una notte dove il passato si è rivelato alla luce.
No, non è amore. E' soltanto una ricerca morbosa di affetto che si spaccia per amore, ma che non lo è. Roberta è riuscita, attraverso i dialoghi, i gesti e le azioni, a farcelo vedere, a farci toccare i lividi di Nina e a mostrarci il morboso bisogno d'affetto e attenzioni dell'ex marito.
Non fatevi bloccare da alcune forme grammaticalmente errate. Fermatevi un attimo, tornate indietro e rileggete nuovamente. Capirete che queste forme sono state scritte di proposito, per dar un ritmo al testo, per renderlo coerente con lo stile poetico che Roberta ha utilizzato. Potrei definire la sua penna come una "poesia in prosa", ricca di metafore e di emozioni!
Spero veramente un giorno di vedere Amare negli scaffali di tutte le librerie!
Nel frattempo vi lascio il link Wattpad della storia!
Buona serata a tutti!
-Recensore Segreto
giovedì 20 settembre 2018
Recensore Segreto: "Mettiamo in luce le perle di Wattpad"
Salve, caro utente! Ti ringrazio anticipatamente per essere qui.
Inizio col dire che sono anche io un normalissimo utente di Wattpad, proprio come te, che ha deciso di creare un blog su cui scriverà le recensioni dei libri letti sulla piattaforma. Sono iscritto a molti gruppi inerenti alla comunità e, per vari motivi, ho deciso di tenere segreta la mia identità.
Attento, mio caro utente! Questo blog non è stato creato per offrire un servizio, bensì per mettere in luce le perle di Wattpad. Quindi se attrarrai la mia attenzione e non deluderai le mie aspettative, sicuramente riceverai un piccolo angolo di pubblicità su questo blog.
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